Interview with UK Football Please

This article was originally posted on UK Football Please’s website.

-Presentati

Sono stato giornalista per vent’anni in Italia e UK. Fu emozionante intervistare Maradona dopo un Napoli-Pisa nel 1988. Negli ultimi 12 anni sono orgoglioso di essermi dedicato a gestire servizi innovativi a Londra per persone fantastiche che hanno bisogni speciali (disabilità mentale e autismo). I miei colleghi mi devono sopportare per le metafore calcistiche che uso ogni giorno. Ma il calcio spesso fa da rompighiaccio nelle relazioni umane.

-Di quale squadra inglese sei tifoso?

Il Fulham Football Club

-C'è un motivo particolare che ti ha fatto scegliere questa squadra?

Destino, come quando ti innamori. Posso solo ricordare una serie di momenti chiave: a 11 anni comprai la mia prima squadra di Subbuteo e scelsi Fuham. Sedici anni fa mi trasferii a Londra con la mia famiglia e andai a stare a Putney, poi a Fuham vicino al Craven Cottage. Nel 2006 andai alla mia prima partita al Cottage e fui colpito dalla passione ma anche dall’atmosfera cordiale e direi la dimensione familiare del club. Da allora mia moglie ed io non abbiamo mai perso una partita in casa. Una volta l’anno scorso dimenticammo di portare le tessera dell’abbonamento ma incredibilmente ci fecero entrare lo stesso perchè ormai siamo di casa!

-Come è iniziata la tua passione per il calcio inglese?

Col Subbuteo. Con le notturne del torneo anglo-italiano. Ammiravo queste squadre che usavano tutta l’ampiezza del campo e giocavano con un misto di aggressività e fair play. E poi i miti del Celtic, di Brian Clough, George Best, Bobby Moore, Kevin Keegan e naturalmente Jonny Haynes una delle prime star del calcio e il volto della brillantina che usava mio nonno!

-Sei mai stato in Inghilterra? Se si quante volte e quale è stato il viaggio piu' bello?

Io vivo a Londra da 16 anni ma non finisco mai di scoprire questa metropoli. Come viaggi, consiglierei l’atmosferica Glasgow o la vivace Cardiff ma il luogo a cui sono più affezionato è Manchester. In parte per ricordi personali e in parte per la presenza del museo nazionale del calcio: una perla che raccomando di visitare.

-Quali sono le caratteristiche del Calcio inglese che piu' ti piacciono?

Dal punto di vista tecnico: l’intensità, la velocità, il ritmo di gioco, la componente di un certo livello di fisicità, la determinazione di non arrendersi mai fino al fischio finale, il giant killing nei tornei a eleminazione diretta tipo FA Cup. Da spettatore: la vicinanza col campo, la mancanza di una rete fra spalti e campo che favorisce un rapporto piu diretto fra pubblico e giocatori. Insomma godersi atmosfera e tifo ma senza quel clima claustrofobico da assedio imposto in altre parti del mondo.

-Raccontaci il match che ricordi piu' volentieri..

Scelta difficilissima. Vado per Fuham-Juventus 4 – 1 Europa League 2010. Il Fuham aveva perso 3-1 all’andata, iniziò la partita subendo un goal (quindi 5-1 aggregato) ma ribaltò il risultato ed eliminò la Vecchia Signora. Indimenticabili anche le due vittorie nelle finali play-off di Championship del 2018 e di quest’anno rispettivamente contro Aston Villa e Brentford.

-Ricordi il momento più "nero" della tua squadra?

Nel 1987 rischiammo di venire fusi coi rivali Queen Parks Rangers sotto il nome di Fulham Park Rangers. Il Craven Cottage poteva essere venduto e demolito per costruire appartamenti di lusso sulla riva del Tamigi. L’ex giocatore Jimmy Hill salvò il club che fu poi rilanciato dal presidente Mohammed al Fayed

-Il giocatore Britannico preferito?

Il centrocampista Danny Murphy, mietitore di trofei col Liverpool ed anche ex Spurs, capitano del Fulham runner up in Europa Cup nel 2011, quello che segno’ il gol salvezza nel 2008. Un giocatore completo, uomo squadra, coraggioso e intelligente. Ora fa il commentatore per la BBC.

-Lo stadio Preferito in UK?

Naturalmente il gioiello Craven Cottage con la casetta caratteristica, la tribuna Johnny Haynes coi sedili in legno e la facciata in mattoni rossi patrimonio dell’Unesco. Lo stadio diventerà ancora piu bello coi lavori di ampliamento della Riverside stand che si progetterà ulteriormente sul Tamigi lasciando intatte le vecchie strutture. Una volta arrivai al Cottage un’ora prima del fischio d’inizio e vidi una volpe attraversare il campo: si era addormentata su un sedile e fu svegliata dall’arrivo dei tifosi. E c’e’ perfino chi giura di aver visto l’ombra del fantasma di una nobildonna aggirarsi di notte fra i vecchi muri del Cottage.

-In un ipotetico futuro, cosa "sogni" per la tua squadra?

Sogno di vincere a sorpresa una FA Cup – arrivammo secondi nel 1975 – o perfino una UEFA Europa League per rifarsi del secondo posto nel 2010. Ma tutto sommato mi accontenterei anche di una lunga permanenza in Premier League.

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